In una visione laica come la nostra, l’arte, nelle sue varie forme, è una libera espressione generata dalla realtà umana irrazionale, detta pure fantasia inconscia, dell’artista.

L’arte è figlia del tempo in cui nasce, cioè del rapporto che l’artista fa con il pensiero storico esistente. L’opera d’arte è il frutto di una ricerca o di una sintesi tra la creatività dell’artista e il resto del mondo che lo circonda sia umano che non umano, come il paesaggio e l’ambiente.
La manifestazione di quanto accennato emerge anche nell’arte primitiva.
La meraviglia che ci assale nel vedere la bellezza che sprigionano le immagini disegnate sulla roccia con colori e attrezzi rudimentali, come quelle scoperte nel 2013 nelle grotte di Chauvet in Francia, ha conferma che l’arte, la bellezza, la creatività non sono legate al tempo ma alle qualità inconsce sane dell’essere umano da oltre 30000 anni.
Seguendo ancora il filo della ricerca, tra le tantissime cose lette e studiate, un comportamento “ripetitivo” in particolare ci ha colpito, e cioè perché l’Arte è stata sempre “bottino di guerra”. Razionalmente per un valore celebrativo della supremazia e della grandezza del vincitore sui vinti e non ultimo il valore storico ed economico delle opere ma, forse inconsciamente c’è di più. Cioè il voler rendere schiavo un popolo, cancellando la libertà, la storia, l’orgoglio, l’identità collettiva, cancellare quindi la sua capacità di creare arte e di viverne la bellezza, che può sembrare “inutile” come la cultura, ma è lo specchio della civiltà e della realtà umana sana che fa star bene le persone.

Questo è il valore universale dell’arte, la sua enorme importanza, e per questi motivi nel tempo si è generata l’idea della tutela del patrimonio culturale e delle opere d’arte sia in guerra sia in pace. In particolare in Italia, dove il ricchissimo patrimonio storico e artistico iniziò ad essere tutelato già a partire dal 1515 quando Raffaello Sanzio, non senza polemiche nei riguardi del papato a suo parere reo di aver perpetrato nel tempo svariate spoliazioni di importanti monumenti romani antichi, venne nominato Commissario delle Antichità di Roma da Papa Leone X che comprese il valore del concetto di Conservazione prospettato da Raffaello. Concetto che evolvendosi nel tempo approda nel 1948 nell’art. 9 della nostra bella Costituzione.

Come nasce la sezione ARTE

Ufficialmente la sezione arte dell’associazione nasce nel 2010;  la storia pero’ ci racconta di un evento, assolutamente originale, organizzato il 15 giugno 2007  presso il chiostro di Sant’Ivo alla Sapienza a Roma, dal titolo “DiversIvo Notturno” – spettacolo di suoni luci e colori. Questo evento multidisciplinare coniugava musica e arte: in particolare, concerto per due pianoforti eseguito dai pianisti Lucia Adelaide Di Nicola e Lorenzo Porta del Lungo con simultanea proiezione sulle pareti del chiostro di opere degli artisti Valentina Fabi, Chiara Giosia, Maurizio Gaudenzi e Thomas Spielmann.

E questa e’ stata la terra fertile dalla quale nascerà poco dopo l’Associazione Suono e Immagine Onlus con le relative sezioni.

In particolare la sezione arte promuove tutte quelle forme artistiche riferibili al campo delle arti visive quali pittura, grafica, arte tessile, fotografia, scultura e architettura.