Assai ben balla a cui fortuna suona

Tu sei qui:

Nelle corti del Cinque e Seicento la musica vocale e strumentale assolveva una funzione fondamentale nell’accompagnare le occasioni sociali, dai banchetti alle feste fino agli spettacoli più elaborati.

Le composizioni di Marco Facoli, Francesco Bendusi, Giovanni Picchi, Jacopo Peri e Giuseppino Cenci, ci guidano nell’esplorazione del dialogo tra i gesti e gli affetti della lingua con quelli della danza.

ENSEMBLE STRADELLA Y-PROJECT

Andrea De Carlo, viola da gamba e direzione

Antonio Amato, Irene Caraba, viola da gamba

Amleto Matteucci, violone

Johannes Festerling, Claudio Martin Poblete, tiorba e chitarra barocca

Francesco Magarò, percussioni

Roberto Mattioni, tenore

Chiara Marani, soprano

Lucia Adelaide Di Nicola, clavicembalo e organo

 

STRADELLA Y-PROJECT – BIOGRAFIA

Nasce nel 2011 come strumento di formazione e inserimento professionale per giovani cantanti e strumentisti attraverso lo studio e l’esecuzione del repertorio barocco di compositori del Lazio e in particolare di Alessandro Stradella, uno dei più interessanti e sorprendenti musicisti di tutti i tempi, il cui linguaggio è un potente e ideale strumento didattico ma anche un collegamento tra l’esperienza formativa e quella professionale, tra l’eredità del passato e lo sviluppo degli artisti del futuro.

ANDREA DE CARLO – BIOGRAFIA

Andrea De Carlo nasce a Roma dove inizia la sua carriera come contrabbassista jazz, diplomandosi in contrabbasso e viola da gamba e conseguendo la laurea in fisica presso la Sapienza Università di Roma. Nel 2005 fonda l’Ensemble Mare Nostrum, principalmente dedito alla musica del Barocco romano e in particolare alla musica di Alessandro Stradella. Dopo le prime pluripremiate uscite dell’ensemble, De Carlo fonda il progetto “The Stradella Project”, raccolta discografica dell’integrale di Alessandro Stradella (ARCANA/OUTHERE) e fonda un Festival di Musica antica dedicato al compositore nepesino. Come direttore, tra le altre, De Carlo ha diretto l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini di Parma, l’orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, I Cameristi della Scala di Milano.